32 Card Draw è il nome ufficiale di quello che in genere viene definito, non solo nel nostro paese, poker all’italiana. Questa variante di poker, infatti, è ancora oggi la più giocata in Italia, nonostante il suo primato sia sempre più insidiato dal Texas hold’em. C’è da dire che comunque il pubblico di cultori del 32 Card Draw è molto forte anche nel resto dell’Europa Meridionale, in Spagna e Francia in particolare, non a caso questa variante è spesso etichettata anche come “alla francese”. Quale che sia la definizione, il 32 Card Draw è chiaramente una versione di 5 Card Draw che si discosta solo per alcuni aspetti dalla variante principale, o viceversa. Sulla denominazione di poker all’italiana, comunque, esistono pareri discordanti perché solitamente è così che viene etichettato anche il 5 card Draw, tanto che spesso esiste molta confusione al riguardo, anche se tra le due varianti sussistono alcune differenze.
Regole del gioco: come si gioca a 32 card draw
L’elemento distintivo del 32 Card Draw rispetto al 5 Card Draw riguarda il numero di carte utilizzate che è pari, appunto, a 32. Mentre nel 5 Card Draw puro (cioè quello giocato in America) si utilizza l’intero mazzo, nel poker 32 card draw le carte dal 6 al 2 vengono eliminate e si utilizzano quindi 7, 8, 9, 10, J, Q, K e Asso. Questo è uno dei fattori principali che differenziano il 32 card draw dal poker a cinque carte versione all’italiana. In questa seconda variante, infatti, il numero di carte utilizzate dipende dal numero di giocatori presenti al tavolo, perché tale numero va sottratto da 11 e il risultato determina la carta più bassa del mazzo. Pertanto, con quattro giocatori la carta più bassa sarà il 7 (poiché 11-4=7), mentre se i giocatori sono cinque la carta di valore inferiore sarà il 6 (11-5=6).
In genere, quindi, nel 32 Card Draw il numero di giocatori non supera le cinque unità, anche perché le ridotte dimensioni del mazzo non consentirebbero la partecipazione di altre persone.
Un’ulteriore differenza rispetto alle versioni di poker americane è rappresentata dai punteggi realizzabili dai giocatori. Essi, infatti, sono identici eccetto per una piccola particolarità. Dato il minor numero di carte presenti nel mazzo, nel 32 Card Draw le probabilità di incastrare un Full sono maggiori rispetto a quelle relative a un Colore, per cui nel poker all’italiana il Colore batte sempre il Full, qualsiasi sia la loro composizione. Per il resto, la gerarchia è quella tradizionale e quindi i punteggi sono i seguenti, dal più basso al più alto:
- Carta più alta
- Coppia di due carte uguali
- Doppia Coppia
- Tris
- Scala (cinque carte di valore crescente e che non abbiamo lo stesso seme)
- Full (un tris e una coppia)
- Colore (cinque carte dello stesso seme)
- Poker
- Scala Reale
Poiché la carta più bassa in questo gioco non è il 2 ma il 7, c’è una piccola variazione riguardante le modalità di realizzazione della cosiddetta scala minima. Nel 32 Card Draw, infatti, sotto la carta più bassa del mazzo è possibile piazzare l’asso, pertanto la scala minima quando si gioca in quattro sarà rappresentata dalla seguente combinazione: A – 7 – 8 – 9 – 10.
Per questi motivi, quindi, l’asso oltre a essere la carta più forte del mazzo è anche una risorsa molto utile per la realizzazione della Scala (normale o reale che sia).
Come si svolge una mano di 32 Card Draw: i Blind e primo round di puntate
Una mano di 32 Card Draw prende in prestito alcune regole del poker all’americana. A turno, quando non si gioca in partite ufficiali o organizzate da un casinò, un giocatore svolge la funzione di mazziere, per cui chi si trova seduto immediatamente alla sua sinistra piazza lo Small Blind e il giocatore successivo il Big Blind. Questa terminologia suonerà sicuramente familiare ai giocatori di Texas Hold’em e non a caso le caratteristiche di queste due puntate sono le stesse. Lo Small Blind (o Buio) equivale al 50% della puntata minima stabilita prima di iniziare il gioco, mentre il Big Blind (cioè Ri-Buio o Contro-Buio) costa esattamente quanto la puntata minima. Nei tavoli dove i giocatori sono almeno quattro, è possibile stabilire anche l’obbligatorietà di un terzo buio, il cosiddetto Over, che avrà un valore pari al doppio della puntata minima.
Questa fase è obbligatoria e si svolge quando il mazziere non ha ancora dato le carte. Poiché i Blind non sono facoltativi, i giocatori che non hanno sufficienti chips per piazzarli devono naturalmente abbandonare il tavolo o, dove possibile, chiedere un’ulteriore posta.
A questo punto, il dealer serve una carta coperta alla volta ai giocatori finché ciascuno di essi non ne avrà cinque in mano. Si apre così il gioco con la prima fase di puntata e il primo a parlare sarà il giocatore seduto alla sinistra del Big Blind o, dove previsto, dell’Over. Questi potrà scegliere una delle seguenti opzioni:
Call: ovvero, piazzare una puntata pari al più alto dei Blind.
Raise: rilanciare, quindi puntare una cifra superiore al Blind più alto.
Fold: lasciare la mano.
Il giocatore che ha piazzato lo Small Blind, ovviamente, se vorrà continuare a partecipare alla mano dovrà versare la differenza tra Big (o Over) e Small Blind e lo stesso principio si applica al Big Blind se sul tavolo c’è l’Over. Se non ci sono stati dei Raise, il giocatore col Blind di valore più alto potrà decidere di limitarsi al Check, ovvero continuare a giocare senza puntare altri soldi, o rilanciare a sua volta. Il valore massimo dei rilanci dipende dalla modalità di gioco prescelta: nel Pot Limit, non si può mai puntare una somma che ecceda il valore del piatto, mentre nel No Limit l’unico limite è rappresentato dalla quantità di chips a disposizione di ciascun giocatore.
Si cambiano le carte!
Adesso, ogni giocatore ha la possibilità di scegliere fino a quattro carte da eliminare ricevendone altrettante in cambio. Quest’operazione viene effettuata a turno a partire dal primo giocatore alla sinistra del dealer. I giocatori che ritengono di avere già una combinazione che non potrà essere migliorata (ad esempio una Scala, un Full, un Colore, o anche un Poker eventualmente) possono dichiarare “servito” e resteranno così con le stesse cinque carte iniziali. Ovviamente, questa fase è fondamentale anche per chi vuole bluffare, quindi è possibile dichiararsi serviti pur avendo delle carte pessime: fa tutto parte del gioco!
Ogni volta che un giocatore chiede la sostituzione di più di tre carte, il mazziere gliene darà inizialmente solo tre, mentre l’ultima verrà consegnata solo dopo che tutti gli altri giocatori avranno completato lo scarto. Questa regola ha una precisa motivazione. Il numero di carte disponibili, infatti, è limitato, pertanto si vuole permettere a tutti di usare delle carte “nuove”. Quando le carte non bastano più, infatti, tutte quelle scartate vengono mischiate e riciclate per darle agli altri giocatori che ne necessitano. In alcuni tavoli, inoltre, è consentito sostituire anche tutte e cinque le carte, quindi è evidente che la regola appena descritta è molto importante. Inoltre, prima di consegnare al giocatore la quarta carta, il mazziere procede a scartarne una.
Ultimo round di puntate e showdown finale
Il secondo giro di puntate si svolge con le medesime modalità del primo, con la differenza che adesso i blind non valgono più per cui a parlare sarà sì ancora una volta il giocatore a sinistra del Blind più elevato, ma la puntata stavolta non sarà più legata al valore dei blind stessi. Ogni giocatore rimasto al tavolo quindi dovrà fare la propria mossa scegliendo tra Check, Call, Raise e Fold e al termine si confronteranno i punteggi rivelando le rispettive carte. Il primo a mostrare le carte sarà l’ultimo giocatore che ha piazzato la puntata, mentre nel caso in cui si arrivi allo showdown dopo che tutti i giocatori hanno fatto Check, parlerà per primo chi ha dichiarato il check per primo.
Se il proprio punteggio è inferiore a quello di uno dei giocatori che ha svelato le carte in precedenza, il giocatore ha la possibilità di mantenere segrete le proprie carte, ammettendo così la sconfitta. Possono sembrare delle sottigliezze, ma poiché il 32 Card Draw è un gioco a carte coperte mantenere il segreto sulle proprie carte è molto importante, perché in questo modo si eviterà di far diventare le proprie strategie di pubblico dominio, impedendo agli altri giocatori di avere dei punti di riferimento per interpretare il gioco degli avversari. Ciò, in un gioco indecifrabile come il poker, rappresenta un vantaggio importantissimo.
Dove è possibile giocare a 32 Card Draw?
Ovviamente, il luogo d’elezione per un gioco come il 32 Card Draw è il salotto di casa propria o di qualche amico. Si tratta, infatti, di un gioco che viene esaltato in ambito casalingo, anche per un semplice fatto di tradizione. D’altra parte, anche online non è che ci sia molta scelta perché i siti di gioco d’azzardo italiani e stranieri (anche quelli specializzati nel poker) solo raramente offrono tavoli per giochi del tipo Draw, mentre più spesso offrono vasta scelta per chi vuole giocare con le specialità della categoria Stud o gli immancabili giochi community card. Per questo motivo, se ci si vuole godere una bella partita di 32 Card Draw probabilmente la cosa migliore da fare è organizzarsi con un gruppo di amici, anche perché l’equipaggiamento non richiede spese enormi: un panno verde, un mazzo di carte e, se si vuol dare alla serata un aspetto più professionale e di classe, un set di chips saranno più che sufficienti!
Che strategia adottare per il poker all’italiana?
Come si è avuto modo più volte di puntualizzare, il poker richiede necessariamente un atteggiamento adattivo. Ciò equivale a dire che si sbaglia chi ritiene che adottare sempre e solo una strategia possa avere una qualche efficacia. Ogni partita di poker, anzi ogni mano, infatti, fa storia a sè perché le variabili sono tante, anzi troppe, e in quanto tali possono far cambiare in modo radicale l’andamento di una partita.
Da un punto di vista strategico, quindi è fondamentale valutare i pochi indizi certi che il giocatore avrà a disposizione e sulla base di essi decidere come procedere. Per capire o, quanto meno, provare a intuire che carte hanno gli avversari, bisogna guardare innanzitutto al numero di carte che verranno cambiate. Ciò tuttavia non fornisce certezze: anche un giocatore apparentemente spacciato che cambia quattro carte potrebbe per assurdo trovarsi con delle ottime carte allo showdown, pertanto un altro precetto fondamentale è non dare mai niente per scontato.
Allo stesso modo, è importante sfatare alcuni luoghi comuni che magari possono andar bene per qualche film, ma che nel poker reale hanno poco valore. Per quanto il calcolo delle probabilità abbia i suoi limiti, si scoprirà che nella maggior parte dei casi i risultati più frequenti saranno proprio quelli più probabili. Per cui, quando si hanno carte iniziali pessime, è inutile sperare in miracoli e tentare la sorte cambiando quattro carte, soprattutto se ci trova lontano dai blind e bisogna quindi puntare molte chips: in queste situazioni, meglio che si lasci il gioco fin da subito e iniziare a pensare alla mano successiva.
Sarà probabilmente stato ripetuto milioni di volte, ma nel poker draw, ancor più che nel Community, il giocatore più bravo è quello che riesce a dare meno indizi agli avversari ed evita che il proprio gioco venga scoperto anzitempo. Per questi motivi, la carta del bluff deve essere usata con parsimonia perché prima o poi qualcuno verrà a vedere le carte e potrebbero essere dolori. Una volta che un bluffatore viene scoperto, inoltre, difficilmente i successivi bluff andranno a buon fine. A tal proposito, si sottolinea che un bluff sarà più efficace quando viene effettuato fin dall’inizio e cambiando le carte in modo conseguente: dichiararsi servito quando si ha la classica “giardiniera“, ovvero cinque carte che non formano alcuna combinazione, è un must, mentre provare a spaventare gli avversari facendo intendere di avere carte forti dopo che si cambiano tre carte (o addirittura quattro) è molto rischioso.
C’è da aggiungere, inoltre, che con un mazzo di 32 carte è più facile ottenere punteggi alti, quindi ad esempio un tris spesso non è sufficiente ad aggiudicarsi il piatto, soprattutto se non è formato da figure e di questo bisogna tenere conto, in special modo (ma non solo) quando allo showdown arrivano almeno tre giocatori.
Come si può notare, quindi, le possibili combinazioni sono tantissime anche perché bastano poche variazioni e il quadro della situazione muta radicalmente: non sono rari i casi in cui allo showdown arrivano solo giocatori con bluff in corso o, all’opposto, giocatori con punteggi altissimi che però non sono riusciti a far alzare il piatto. Sono queste le situazioni per cui si ripete sempre che il poker talvolta segue delle dinamiche completamente folli e imprevedibili: ciò rappresenta probabilmente il principale motivo del suo immenso fascino.