Kansas City lowball: il poker al contrario
Il Kansas City Lowball è una forma di poker sicuramente piuttosto curiosa. Si tratta di una interessante alternativa adatta a chi è stanco del solito Texas Hold’em o del poker a cinque carte, anche perché questo gioco propone una formula molto diversa dalla tradizionale concezione che si ha del poker. In realtà, il Lowball (a sua volta chiamato anche Low Poker) si può considerare una famiglia di poker totalmente diversa, un po’ come lo sono il Draw, lo Stud e il poker con carte comuni. Di esso, infatti, esiste anche un’altra variante denominata California Lowball o Ace-to-five, ovvero dall’Asso al Cinque che rappresenta la mano più forte del gioco. Sulla stessa falsariga, la variante Kansas City è abitualmente denominata anche Deuce-to-seven (vale a dire dal due al sette).
Regolamento: come si gioca a Kansas City Lowball
Per comprendere il funzionamento di questo gioco, bisogna partire da un semplice assunto: il Kansas City Lowball è in pratica l’esatto opposto del poker tradizionale, perché le mani di valore alto vengono sconfitte da quelle di valore basso. Sotto questo punto di vista, si tratta di un gioco governato da principi analoghi a quelli vigenti per il Badugi, per certi versi. Sostanzialmente, il metodo per vincere a Kansas City Lowball è costituito dall’evitare di avere in mano due o più carte uguali. Non bisogna quindi industriarsi per incastrare un tris, un full, una scala e così via, perché quando si realizza uno dei punteggi del poker tradizionale la mano sarà perdente e più alto sarà il punteggio maggiori saranno le chance di perdere.
Una mano senza coppie, quindi, sconfigge una mano con coppia e quest’ultima batte una mano con tris, proprio tutto il contrario di quanto avverrebbe negli altri giochi di poker. Come si diceva in precedenza, quindi, l’obiettivo di chi gioca a questa variante di Lowball è ottenere cinque carte tutte diverse, magari del valore più basso possibile. Una mano senza coppie, è definita in gergo No-Pair Hand.
Un’altra regola importante riguarda la Scala e il Colore. Nel Kansas City low-ball, infatti, bisogna fare attenzione perché queste due mani rappresentano un punteggio alto e per questo motivo la mano migliore del gioco è costituita da 7, 5, 4, 3 e 2 (che viene chiamata anche Number One o The Wheel) di semi diversi e non da una mano dal 6 al 2 (che verrebbe conteggiata come una Scala e pertanto piuttosto facile da battere). Diversamente da quanto avviene di solito, inoltre, l’Asso costituisce solo la carta più alta del mazzo, mentre quella più bassa è il due. Tra l’altro, queste sono le due principali regole che distinguono il Kansas City dal California Lowball. Pertanto, una mano Asso, 7, 4, 3, 2 viene sempre battuta da una mano 7, 6, 5, 3, 2 ad esempio, perché la prima, pur essendo formata da cinque carte diverse e non contenendo alcuna coppia, ha l’Asso che è appunto la carta di maggior valore del gioco.
In alcune versioni del gioco, nel mazzo vengono inseriti anche i jolly che svolgono la loro consueta funzione di carta polivalente, ovvero possono essere usati per rimpiazzare una qualunque delle altre carte a scelta del giocatore. Ciascuna mano viene generalmente chiamata facendo riferimento alle due carte di maggior valore, per cui una mano 7-6-5-4-2 verrà chiamata 7-6 e una 8-5-4-3-2 verrà identificata come 8-5, e così via.
Per aggiungere più incertezza alle partite, è possibile giocare a Lowball anche con la regola High-low split, dove il piatto viene diviso a metà tra chi ha la mano più debole e la mano più forte. In questa modalità di gioco, generalmente, i giocatori devono di volta in volta dichiarare preliminarmente per quale delle due frazioni del piatto decidono di concorrere.
Come si svolge una partita di Kansas City Lowball
In questo gioco si adotta lo stesso sistema vigente per il Texas Hold’em riguardo ai bui, ovvero il Big Blind e lo Small Blind. Sul tavolo è presente un bottone che individua il dealer e che viene spostato di una posizione in senso orario al termine di ogni mano. Il primo giocatore alla sinistra di tale bottone piazza lo Small Blind e il giocatore successivo è obbligato a puntare il Big Blind.
A questo punto, il mazziere consegna in totale cinque carte coperte a ogni giocatore e il giocatore posto alla sinistra del Big Blind è il primo a parlare. Dopo il primo giro di scommesse (generalmente chiamato pre-draw) che si svolge con le stesse modalità che si è soliti adoperare nel Texas Hold’em (quindi puntando con un Bet, rilanciando con un Raise, vedendo la puntata di un altro giocatore con Call o lasciando il gioco con un Fold), i giocatori possono scegliere di cambiare alcune carte. La scelta è libera, quindi ciascun player potrà in autonomia sostituire tutte le carte o nessuna. Quest’ultima eventualità, che dalle nostre parte viene denominata “Servito”, oltreoceano è comunemente chiamata Standing Pat. Quando tutti i giocatori hanno fatto la propria mossa, si procede con un ultimo giro di puntate (chiamato post-draw e che si svolgerà con le stesse modalità del pre-draw) e con lo showdown finale che servirà a proclamare il vincitore (o i vincitori nel caso si giocasse nella modalità High-low split). Analogamente a quanto avviene nel Texas Hold’em, il valore minimo del Raise è pari al doppio del Big Blind, mentre la puntata minima del post-draw è pari al Big Blind.
Dove è possibile giocare a Kansas City Lowball?
Il Kansas City Lowball attualmente non ha ancora goduto della sorte di giochi di poker più blasonati. Si tratta, infatti, di un gioco abbastanza praticato negli Stati Uniti ma che dalle nostre parti è quasi un oggetto misterioso e non è affatto facile trovare dei tavoli. Mentre è noto che questo gioco sia presente frequentemente nel palinsestro delle World Series of Poker, ci segnalano che solo alcuni casinò terrestri stranieri sono attrezzati per ospitare partite di questo gioco. Se si guarda al mondo delle sale da gioco online, inoltre, la situazione sotto questo punto di vista non è di certo migliore. Una delle possibili opzioni a tal proposito è rappresentata da Pokerstars, dove c’è la possibilità di trovare dei tavoli di 2-7 Single Draw, un gioco che è praticamente identico al Kansas City Lowball e in determinati contesti viene chiamato nello stesso modo.
Come vincere? Le strategie per il Kansas City Lowball
Per capire come muoversi in questo gioco, bisogna (come nella maggior parte dei giochi di carte del resto) considerare anche l’aiuto proveniente dalla Statistica. Occorre sapere in primo luogo che le chance di vedersi tra le mani un Number One (cioè 2-3-4-5-7) sono molto scarse, pari a 1 su 2550. Per questo motivo, è importante guardare anche alle altre combinazioni che seppur di valore inferiore danno ottime possibilità di vittoria. Per ricordare meglio le combinazioni più forti, i giocatori di Kansas City Lowball di solito ricorrono a tre numeri, ovvero 4, 5 e 9, poiché:
- 4 sono le combinazioni che hanno come carta più alta il 7 (ovvero 7-5-4-3-2, 7-6-5-4-2, 7-6-4-3-2 e 7-6-5-3-2)
- 5 sono le combinazioni con 8-5 e 8-6 (una e quattro rispettivamente)
- 9 sono le combinazioni che hanno come carte più alte 8-7.
Considerando che le combinazioni che hanno il 9 come carta più alta sono ben 34, è facile comprendere quanto sia importante avere cinque carte che vanno dall’8 in giù. Tuttavia, non è raro assistere a vincite ottenute con no hand pair formate da carte che vanno dal 9 (o talvolta anche dal 10) in giù.
Ci sono degli utili consigli per il Kansas City Lowball anche per la fase del draw, il cambio delle carte. In genere, si consiglia di continuare a giocare solo quando il giocatore deve cambiare al massimo una carta. Le uniche eccezioni possono essere rappresentate dal caso in cui si sia in posizione di Blind e l’unico avversario rimasto sia l’altro Blind, oppure quando si è posizione di Big Blind contro un avversario che gioca in modo particolarmente aggressivo. In linea di massima, chi cambia una sola carta ha sempre un vantaggio molto significativo rispetto a chi ne cambia due.
In aggiunta, è più opportuno continuare a giocare quando si ha una mano “smooth” (cioè quando la carta più alta è accompagnata da altre carte basse, tipo 9 seguito da 6, 4, 2), piuttosto che una “rough” (cioè quando la carta più alta è seguita da carte di valore simile, ad esempio un 9 seguito da un 8). Il ragionamento sottostante a questa considerazione è simile a quello relativo al ruolo del kicker nel Texas Hold’em: quando un giocatore ha Asso-Dieci e l’avversario ha Asso-Re, l’uscita di un Asso tra le carte comuni potrebbe determinare la vittoria dell’avversario proprio a causa del kicker. Allo stesso modo, un giocatore con una mano smooth avrà più chance di vincere rispetto a chi ha una mano rough.
Un aspetto la cui importanza non può mai essere sottolineata a sufficienza è quello della posizione al tavolo. Anche nel Kansas City Lowball parlare per ultimi è un vantaggio enorme, perché si ha la possibilità di sapere quanto punteranno gli altri giocatori e, soprattutto, di sapere quante carte cambieranno. Se ad esempio si ha una no pair hand con carta alta (ipotizziamo J, 9, 5, 4, 3) e tutti gli avversari cambiano una carta, può essere indicato dichiararsi serviti. Al contrario, con questa stessa mano è meglio scartare il Jack se tra gli avversari ci sarà chi si dichiara servito. Ovviamente, tutti questi ragionamenti sono possibili solo quando si gioca per ultimi, perché in questo modo si ha la possibilità di valutare più dettagli sul gioco degli avversari, un vantaggio che a conti fatti può fare tutta la differenza del mondo.