Il Razz è una curiosa tipologia di poker che combina alcune caratteristiche dei giochi Stud con i principi del lowball, ovvero la formula che prevede come obiettivo la realizzazione della mano più bassa possibile. Le prime forme di Razz risalgono agli inizi del ventesimo secolo, in particolare quando iniziò a diffondersi l’abitudine di utilizzare per il poker il mazzo di carte da 52, in luogo del mazzo da 20 che all’epoca rappresentava la scelta predefinita. In particolare, il Razz prende in prestito molti aspetti che caratterizzano il 7 Card Stud. Questo gioco è sicuramente uno dei più apprezzati in assoluto nell’universo del poker a carte scoperte, tanto da far parte del programma dei tornei multi-gioco con formula HORSE (dove ogni lettera di Horse è l’iniziale di un gioco) che vengono disputati in occasione di kermesse di grande rilievo, come ad esempio le World Series of Poker (dove il Razz è presente ininterrottamente dal 1971).
Regolamento di gioco del Razz
A una partita di Razz possono prendere parte fino a otto giocatori che riceveranno sette carte a testa. Facendo un rapido calcolo, in base a questa affermazione le 52 carte non sarebbero sufficienti a consentire a tutti il gioco (in questo modo ce ne vorrebbero 56, infatti). Per questo motivo bisogna fare alcune considerazioni al riguardo. Le carte non vengono distribuite tutte in una volta, per cui tra un turno e l’altro ci saranno giocatori che faranno fold e non arriveranno quindi alla conclusione del gioco. Nell’improbabile caso in cui tutti gli otto giocatori arrivino alla settima carta, comunque, è prevista l’adozione di una regola che del resto è tipica anche del 7 Card Stud. In pratica, all’ultimo giro il mazziere distribuisce soltanto una carta e la pone al centro del tavolo a disposizione di tutti i giocatori contemporaneamente.
Per il Razz la modalità di gioco più comune è la limit, cioè con limiti massimi di puntata per ciascun giro. In questo gioco, l’Asso vale sempre 1 e quindi la carta più alta è la Kappa. L’inizio di ogni mano è segnato dalla puntata Ante che è obbligatoria per tutti i partecipanti. Successivamente il mazziere distribuisce una carta coperta e una scoperta per ogni giocatore e si giunge alla fase dell’invito (o bring-in), il cui pagamento invece spetta solo al giocatore con la carta scoperta di valore più alto (in caso di parità la carta più alta viene stabilita in base al seme secondo l’ordine che in Italia è Cuori, Quadri, Fiori e Picche e negli Usa è invece Picche, Cuori, Quadri e Fiori).
A seconda del paese in cui si gioca, quindi, avere una K di Picche o di Cuori può significare dover pagare immediatamente il bring-in, senza la necessità di attendere le carte degli avversari. L’invito generalmente ha un valore che va da un terzo a metà della puntata normale e il giocatore obbligato può decidere se pagare tale quota o la puntata intera. Nel primo caso, gli avversari possono scegliere se “vedere” l’invito o effettuare un Raise pari alla puntata intera.
Dopo questo primo round, ogni giocatore riceve un’altra carta scoperta e si procede con un giro di puntate dove a prendere la parola è il giocatore che mostra la mano con le carte migliori (in questo caso, le carte di valore più basso). Ogni volta che si distribuisce una carta, si effettua un giro di puntate secondo le modalità appena descritta. La settima carta, infine, viene data coperta pertanto l’onere di aprire il giro di puntate spetterà nuovamente al giocatore che ha parlato per primo dopo la sesta carta.
A questo punto non rimarrà che lo showdown e la conseguente assegnazione del piatto al giocatore con la mano più bassa. Nel Razz, la miglior mano possibile è composta da A-2-3-4-5 e viene chiamata anche The Wheel (la Ruota) o The Bycicle (la Bicicletta). Nel gioco, inoltre, la Scala e il Colore non vengono considerati, quindi le combinazioni di carte consecutive e dello stesso colore vengono ritenute valide. In una variante adottata esclusivamente in Europa e denominata London Lowball, invece, Scala e Colore vengono conteggiate normalmente, per cui la miglior mano ottenibile è costituita da A-2-3-4-6.
Dove è possibile giocare a Razz?
I punti di partenza per chi è interessato a questo gioco sono le numerose poker room che è possibile trovare in giro su internet. Qui, infatti, anche se magari non ci sono specifici tavoli di Razz, c’è la possibilità di unirsi a partite di altre tipologie di Poker Stud. Il Razz, come tutti i giochi tipicamente americani che sono arrivati da poco tempo dalle nostre parti, non ha una diffusione massiccia, ma ciò non significa che sia introvabile. A tal proposito, sicuramente uno dei siti da tenere d’occhio è quello di Pokerstars, ma per gli appassionati di poker anche casinò come 888, Betway, William Hill e Unibet possono rappresentare delle buone aternative.
Che Razz…di strategia adottare?
Ovviamente, la miglior mano di partenza che si possa avere in una partita di Razz è costituita da A-2-3, ma è chiaro una mano del genere è abbastanza rara. Nella maggior parte dei casi, si tende a foldare tutte le mani in cui non si hanno carte tutte diverse, nessuna delle quali inferiore all’8. Un modo abbastanza efficace e collaudato per valutare la forza delle proprie carte consiste nell’analizzare le carte scoperte degli avversari per capire se c’è il rischio di realizzare una coppia. Se nessuna delle carte in nostro possesso figura tra quelle degli avversari, il rischio che nei giri successivi si materializzi una coppia è sicuramente più alto, quindi questo costituisce un fattore di cui tenere conto.
Inoltre, è piuttosto comune l’usanza di sfruttare la posizione al tavolo in determinate situazioni. Ad esempio, se il giocatore che paga il bring-in è alla nostra destra, saremo gli ultimi a parlare. Se tutti gli altri giocatori nel frattempo foldano, è chiaro che sarà sacrosanto effettuare il Raise perché la nostra carta sarà migliore rispetto a quella dell’unico giocatore rimasto attivo, ovvero quello che ha pagato il Bring-in. In questo modo si potranno vincere piuttosto facilmente anche le puntate Ante di tutti gli altri giocatori che hanno foldato.
Infine, non si potrà mai sottolineare a sufficienza l’importanza che in questo gioco riveste l’aspetto psicologico. Il Razz può apparire un gioco semplice e all’acqua di rose, ma in realtà quest’impressione è ingannevole perché se esiste un gioco in grado di far perdere le staffe anche a giocatori navigati, questo è proprio il Razz. La chiave di tutto è, come sempre, racchiusa nella matematica e nelle probabilità di vincita. Anche senza fare calcoli eccessivamente astrusi, bisogna imparare a capire quando c’è il rischio che la mano vada a finire male e sulla base di tali ragionamenti imparare anche ad accettare che l’esito sfavorevole, seppure improbabile, possa verificarsi prima o poi.